Ghetto Italia:
incontro con Yvan Sagnet
Il giovane africano che si è ribellato ai caporali
“La lotta di classe va fatta perché i padroni non hanno mai smesso di farla”.
Yvan Sagnet
Martedì 29 novembre alle ore 19,00 il Laboratorio Urbano Palazzo Tupputi, in Via Cardinale Dell’Olio a Bisceglie, incontra lo scrittore Yvan Sagnet, che con Leonardo Palmisano è autore del libro “Ghetto Italia”. A dialogare con l’autore e il pubblico presente ci saranno lo scrittore Giulio Di Luzio e l’attivista per i diritti umani Izio Monopoli.
Jean Pierre Yvan Sagnet nasce in Camerun nel 1985 e giunge in Itala nel 2008 con un visto di studio, per iscriversi alla facoltà di Ingegneria delle Telecomunicazioni al Politecnico di Torino, dove si laurea nel 2013. Portavoce dello sciopero dei braccianti africani contro i caporali nel luglio 2011 alla Masseria Boncuri nelle campagne di Nardò, è autore di Sulla pelle viva e Ama il tuo sogno. E’ stato recentemente insignito dal Presidente Mattarella dell’onorificenza di “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”, per il suo contributo all’emersione e al contrasto dello sfruttamento dei braccianti agricoli.
Dalla Puglia al Piemonte, passando per la Lucania, il Lazio e la Campania, i braccianti immigrati sono sempre più spesso vittime di un caporalato feroce, che li rinchiude in veri e propri “ghetti a pagamento”, in cui tutto ha un prezzo e niente è dato per scontato, nemmeno un medico in caso di bisogno. Questa brutale realtà la conoscono in pochi, taciuta dalle istituzioni pubbliche locali, dal sistema agricolo italiano, dalla piccola e media distribuzione e dalle multinazionali dell’industria agroalimentare, che si servono di questa forma coatta di sfruttamento, imponendo un ribasso eccessivo dei prezzi dei prodotti. Si tratta di un complesso sistema criminale in cui a rimetterci sono solo i braccianti, costretti a pagare cifre impensabili per vivere stipati in baraccopoli insalubri, lontano da qualsiasi forma di civiltà. Un reportage fatto di storie raccontate da chi vive in questa situazione al limite della sopportazione fisica e psicologica, un incredibile viaggio nei nuovi ghetti disseminati per l’Italia da nord e sud. La mappa di un paese ridisegnato da razzismo, ingiustizia e indifferenza. Ghetto Italia è questo e molto altro ancora.
“E mi domando cosa siamo, noi, se mangiando un mandarino a tavola, d’inverno, non sentiamo il sapore amaro della prigionia”.
Yvan Sagnet
“Quello che sento di poter fare con queste righe è non lasciarlo solo. Senza il suo impegno, senza questo ragazzo africano e gli altri che hanno lottato con lui, non esisterebbe la legge contro il caporalato”.
Roberto Saviano