La memoria
è un fermo immagine
Mostra di Pierangela Allegro
a cura di Bruno Di Marino
Opening 20 APRILE 2018, Ore 20.00
La mostra sarà visitabile fino al 18 maggio dal lunedì al venerdì,dalle ore 18 alle 21
INGRESSO GRATUITO
La pittura è una disciplina, così come lo è il teatro, così come la scrittura. Creare collegamenti tra queste discipline è la mia ricerca. La pittura in forma di assemblaggio sovrapposizione composizione mi offre modo di creare relazioni tra le cose, siano esse idee o materie. Per comporre uso istantanee foto(autobio)grafiche, pagine di un vecchio panlessico e altri materiali residuali. Gli scarti che hanno una storia alle spalle sprigionano inattese ed improvvise scintille. Tra le materie cerco un incontro, attuando soluzioni che verifico nel momento in cui vedo le materie stesse entrare in azione. Si tratta sempre comunque di accostare e mettere in dialogo. Mi capita di lavorare sulle forze contrapposte, sull’azione e reazione del materiale, su spinte e cedimenti. Questa attività diventa palestra di pensiero. Piacere del contatto fisico con la materia. Gioco con l’imprevisto. Trasformazione del materiale. Mistero della composizione. Esercizio della pazienza. Potenza del caso. Non sempre è auspicabile fornire interpretazioni.
– Pierangela Allegro
Autrice e performer indisciplinata si muove tra teatro, pittura e scrittura. Compie studi artistici a Genova, suo luogo d’origine, e nel 1977 è scenografa all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Da studentessa partecipa a un laboratorio di pittura con alcuni ospiti dell’ospedale psichiatrico di Trieste e matura in quell’occasione un interesse per l’arte nei luoghi della differenza e per il Teatro fuori del Teatro. Nel 1980 fonda con Michele Sambin e Laurent Dupont, Tam Teatromusica. La sua ricerca si esprime in modo particolare nei confronti della composizione e della presenza performativa in scena. Con Tam realizza opere nelle quali è attriceautrice, sviluppando nel tempo una particolare attitudine per la scrittura. Nel 1990 pubblica con Edizioni Essegi di Ravenna la monografia Tam Teatromusica. Nel 1992 avvia a Padova il progetto di Teatro Carcere e realizza spettacoli e video con i detenuti-attori, partecipa a seminari, convegni, incontri sull’esperienza di teatro nel carcere; nel 1995 pubblica la monografia Tutto quello che rimane: Giotto Carcere Teatro per le Edizioni Eldonejo Padova. Per l’attività di Teatro Carcere riceve nel 2011 la cittadinanza onoraria e il Sigillo della Città di Padova. Dal 1995 al 2010 cura Contrappunti, progetti di teatro contemporaneo e danza al Teatro Maddalene di Padova. Nel 1996 realizza Esplorazioni, un laboratorio teatrale per la scuola di cinema di Daniele Segre a Torino e in seguito a questa esperienza matura la necessità di creare sul territorio e con i giovani, una forma di laboratorio permanente che chiamerà Oikos Officina delle arti sceniche. Parallelamente all’esperienza teatrale conduce una appartata ricerca pittorica. Dal 2007 collabora con l’Università di Padova e realizza laboratori di composizione scenica. Nel triennio 2008/2010 si dedica al progetto Archivio Tam teso a portare alla luce il patrimonio contenuto nell’archivio storico di Tam Teatromusica. L’opera completa è presentata al pubblico nel maggio 2010 all’interno della mostra Megaloop trent’anni di Tam Teatromusica. In tempi recenti il suo percorso di ricerca, che incrocia le diverse discipline, ha come tema di riflessione il Tempo e la Memoria, tra autobiografia e tracce letterarie.
20/4 – 18/5 2018
18.00 / 22.00
Ingresso libero
340 6131760
info@palazzotupputi.it
Comunicato Stampa
Note sulla mostra